Cosa lega una Dottoressa di un piccolo comune italiano, la virologa internazionale Ilaria Capua, tre ricercatrici dello Spallanzani di Roma e le affermazioni del Segretario Generale della Nazioni Unite? Il lavoro indefesso che, durante la pandemi, di contro, il riconoscimento di una loro persistente e costante minorizzazione sociale.
Infatti, se le donne risultano più resisenti al virus del Covid 19 scontano i costi economici e occupazionali della pandemia. Mentre le leaders donne a capo di Paesi colpiti rispondono meglio all’emergenza, ci chiediamo ancora come e cosa fare dell’immane patrimonio di conoscenze, di azioni e di lavoro delle donne. In questo articolo, attraverso una visione internazionale, affermo come le donne siano un vaccino “sociale” in attesa di quello “biologico” e come vada in fretta tutelato, valorizzato e supportato quell’immenso propellente al Paese che le donne rappresentano con strategie politiche e investimenti precisi e mirati. Per saperne di più clicca qui o scrivimi qui.