Cominciamo dalla fine, come fanno i romanzieri e i poeti, da Proust a Dante: cominciamo da “ora”. Cosa succede per le parità di genere?
Questo autunno partirà, per Oxfam Firenze, un percorso formativo sulle parità di genere che interesserà i collaboratori della Onlus. Le ragioni del perché Oxfam Firenze si sia interessata ad azioni interne sulle parità di genere nascono da lontano. La volontà di Gender Improvement all’interno del tessuto professionale della Onlus ha come obiettivo quello di rendere la consapevolezza di genere un elemento costante della qualità professionale e relazionale. Per farlo al meglio abbiamo riflettuto sulle pratiche il 21 Giugno scorso con il contributo imprescindibile di Methodos e i più importanti Stakeholders. Il Workshop si è intitolato “Verso il cambiamento”: ci siamo interrogate/i sulle modalità per mutare la ‘percezione della differenza di genere’ in azioni di ‘uguaglianza di genere’.
“That’s the point”∗
Sono emersi input di un percorso di Gender Accountability che è basato su 3 pillars.
1. Gender Knowledge
Percepire il genere e le strutture di discriminazione ⇒ come si è formata l’abituazione alla discriminazione culturale del femminile.
2. Emersione degli stereotipi relazionali
Rendere emergenti le convinzioni sulle tematiche paritarie ⇒ come e quanto discriminiamo? parole e azioni ipodiscriminanti
3. Re-learning empatico-cognitivo
Re-imparare modalità di pensiero e azione paritari ⇒ attivare pratiche di gender vigilance che modifichino opinioni e azioni.
In sostanza non si produce parità di genere senza un potere paritario. Il tal senso il mio speech sulla Critica intorno all’esercizio del potere voleva rendere emergenziale (e fare emergere!) la misoginia culturale. Dai greci ai latini, dalle religioni alla filosofia di Shopenhauer, dalla letteratura di Shakespeare a quella di Saba, da Freud a Otto Weininger, la discriminazione di genere è tanto ovvia da risultare inavvertita.
TEST Cosa ci vedi?
Alcuni messaggi sono infatti inavvertiti (il termine è “ipotestuali”), cioè sottesi al dialogo semico, sia testo o immagine. Vediamo, ad esempio, questo spot:
Come definiresti questa pubblicità?
È possibile tu non percepisca nulla di particolare e i motivi non dipendono da te o dalla tua sensibilità. Analizzeremo come e perché questo avviene e le opinioni che emergono. Questo offrirà a chi seguirà il corso un vantaggio cognitivo ed emotivo nella comprensione rappresentazionale del femminile in un contesto professionale e produttivo.
Decostruire e ricostruire un diverso modo di rappresentare il femminile, in una ottica di rispetto e parità di genere
migliora i rapporti professionali
rende più efficiente il team di lavoro
risponde inoltre a precise norme etiche
agisce sul Client Branding (la metà sono donne)
Non solo, aumenta il profitto aziendale, come dimostrano le ricerche del Winning Women Institute
Inoltre ha una ricaduta rappresentazionale sul Brand e sul suo Fame Guarding. Non bisogna mai dimenticare che la metà del genere umano è femminile e sempre di più il tema della parità di genere influisce sui consumi e sull’oriented customer.
Infine: parità di genere nelle organizzazioni.
Sono utili strumenti di comprensione e decostruzione del canone sessista.
Come ? Attivando pratiche di vigilanza di genere nelle strutture professionali e aziendali. La Gender Door serve per supportare e monitorare il Gender Equality e il Gender Wellbeing all’interno del luogo di lavoro.
Ecco di cosa si occupa la Gender Door
monitoraggi sui comportamenti discriminatori
episodi di molestie verbali e relazioni aggressorie
ascolto di problematiche legate alle norme di conciliazione
empowerment femminile e minority stress
leadership e percezione
Ricordiamoci questi tre aspetti
Le aziende e le organizzazione più paritarie sono più efficienti
La discriminazione costa. I costi della discriminazione sono diretti e indiretti quantificati in miliardi di euro nel nostro Paese
Investire sul Gender Equality & Wellbeing ha enormi vantaggi: quello competitivo, quello emotivo e quello comunicativo.
Capirlo è il primo passo. Dal secondo, si vola.
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Post Scriptum: ‘That’s the point’ è la prima versione del famoso “quello è il dilemma” del monologo amletico. Ve lo ricordate? “Essere o non essere”, si domandava Amleto. La risposta è ovvia: ESSERE. ED ESSERE PARITARI[/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]