La rivista Science qualche anno fa (nel 2017) pubblicò un articolo dove si affermava quanto gli stereotipi di genere incidessero nella percezione della “valorialità” dei soggetti.
Non è un caso che sia proprio intorno ai sei anni che le bambine iniziano a mettere in discussione il proprio valore e la propria intelligenza, sviluppando un senso di inferiorità
Questo comporterebbe, fosse confermato in senso ampio, che le future donne partono con un ‘handicap’ che, prima di tutto, va a ledere il senso di auto-efficacia e la stima di sé: come se vivessero tutta la vita con un freno a mano.
Non solo. Anche i maschi, deprivati del lato emotivo e della educazione alla cura, vengono indotti ad una distorsione del carattere e delle potenzialità relazionali.
Educare alle parità di genere, dunque, non ha nulla a che vedere con la negazione della differenza sessuale biologica. Ha semmai a che vedere con le modalità con le quali la cultura forma e orienta gli individui.
In tal senso, è necessaria, soprattutto per educatori ed educatrici, insegnanti e docenti, pediatri e medici, genitori e figure parentali, allenatori e allenatrici una conoscenza diretta e approfondita degli strumenti relativi alle parità di genere.
Seguire infatti un percorso formativo migliora come professionisti e come persone, ampliando le proprie competenze e i propri skills e per farlo contattateci senza nessun timore: avrete informazioni ampie e generali che vi permetteranno di decidere al meglio.